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Articolo pubblicato su Olympian's news
numero 47. ©2001 by Olympian's News, all right reserved |
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HUNTING IN TRINCEA Dalla teoria alla sperimentazione sul campo A cura di Giovanni Cianti |
La parola ai fatti
Chi, di recente, ha avuto la pazienza di seguire la pubblicazione1 della ricerca su allenamento e alimentazione anabolica che fanno capo al cosiddetto CICLO HUNTING - PIG OUT ricorder� certamente i punti fondamentali del lavoro:
Linconciliabilit� nellambito
dellesercizio di potenza dei processi di attivit� (la spesa dellenergia) e
dei processi di accumulo (il ripristino dellenergia spesa) e conseguentemente dei
diversi regimi di allenamento e nutrizione.
Lesigenza ineludibile che ne deriva di tenere ben distinte le due
fasi.
La fondamentale diversit� tra recupero glucidico (24, 36 ore) e recupero
proteico (5, 14 giorni) e di conseguenza lirrazionalit� del microciclo tradizionale
mutuato dai ritmi del lavoro agricolo, per sua stessa natura essenzialmente aerobico.
I ritmi routinari dellattivit� umana nel corso di 2,5 milioni di anni
e i conseguenti adattamenti biologici stabilizzati nel nostro DNA.
La capacit� della sola nutrizione, grazie al surplus proteico e al
controllo dei carboidrati, di accrescere da sola il tessuto muscolare eliminando al tempo
stesso il grasso in eccesso.
Infine, la profonda diversit� tra alimentazione che migliora la potenza e
alimentazione che ripristina e accresce la massa muscolare.
Questi dati, basati su tre elementi straordinariamente coincidenti: la storia evolutiva dellessere umano, la sua biologia, le intuizioni e le esperienze dei bodybuilder, costituivano il nocciolo della ricerca, la sua parte teorica. Per questo auspicavo e stimolavo un riscontro pratico che completasse lipotesi che veniva avanzata.
Le risposte sono state numerose e sollecite, i risultati lusinghieri. Desidero ringraziare pubblicamente gli autori dei lavori che pubblichiamo qui di seguito e tutti coloro che comunque hanno partecipato allesperienza. Il loro apporto � stato prezioso, di tutti ho accettato con umilt� sia le critiche che i consensi. Il criterio scelto per selezionare i lavori da pubblicare � stato quello di mostrare un ventaglio pi� ampio possibile di possibilit�:
Linteresse e lincoraggiamento del Dr.
Mauro Di Pasquale.
Il gruppo di Angelo Giorno, tecnico e pubblicista di livello nazionale che
ha curato lesperienza di base in palestra.
La ricerca presso lISEF - SUISM di Torino curata dal Prof. Marco Tucci
che ne ha fatto tra laltro tesi di laurea basata su pi� categorie di atleti e su
strumenti avanzati di controllo.
Lesperienza personale di un atleta e istruttore di bodybuilding
natural a livello amatoriale, Antonino Piacentino.
Il riscontro prestigioso di un atleta professionista al top, Federico
Focherini, Mr. Universo assoluto NABBA.
Queste esperienze hanno evidenziato a favore del metodo HUNTING:
1. Notevole
facilit� nellimpostare e realizzare il piano di lavoro.
2. Totale recupero psicofisico e
supercompensazione al termine di ogni ciclo.
3. Riduzione o totale eliminazione
dei dolori articolari frequenti negli allenamenti tradizionali.
4. Aumento molto rapido ed evidente
di forza, massa e definizione muscolare.
5. Incremento della capacit�
aerobica.
Elementi a sfavore sono risultati:
1. Difficolt�
psicologica ad accettare cos� tanti giorni senza allenamento.
2. Resistenze ad accettare un lavoro
basato su parametri sensori (serie a esaurimento, lavoro fino al massimo pompaggio, carne
a saziet�), piuttosto che matematici (grammi, calorie, percentuali, serie, ripetizioni).
A questo proposito � mia opinione personale che la pseudo-scientificit� imperante da
qualche anno a questa parte nel bodybuilding, ha distorto lessenza stessa della
nostra disciplina. Non � infatti pensabile che latleta passi pi� tempo a fare
calcoli che ad allenarsi. Le regole della biologia non sono le regole della matematica. In
biologia due pi� due non fa mai quattro: pu� fare pi� dieci come meno cinque.
Nonostante ci� anche la biologia � una scienza e questo nessuno pu� negarlo.
In conclusione
I dati raccolti sono sostanzialmente lusinghieri e
incoraggianti. Una solida base teorica supportata da dati scientifici � risultata
attuabile e produttiva anche nella pratica.
Il mio lavoro non termina qua. Le prossime due ricerche affronteranno i temi
conclusivi del metodo HUNTING: lattivit� aerobica e la resistenza
allinsulina. A presto.
Esperienza del Prof. Marco Tucci |
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Carissimo signor Cianti, le invio
il riassunto dei risultati ottenuti, sperando che le possano essere comunque utili. Prima di presentarle in modo dettagliato i risultati dei test, vorrei parlarle delle maggiori e principali difficolt� riscontrate nel corso del tempo con gli atleti da me esaminati. Difficolt� n�1: � duro riuscire a convincere atleti (tipo bikers o bodybuilders) ad abbandonare lo stile di vita precedente (intendendo dieta ed allenamento), per passare ad uno rivoluzionario (a tal proposito le posso dire che di undici persone, tre si sono perse per strada). Difficolt� n�2: non � stato facile riuscire a programmare lalimentazione, in particolar modo nel periodo "Hunting", ove spesso ho trovato difficolt� nel trovare una quota esatta di calorie per ciascun atleta (affinch� non fosse troppo bassa o alta). Difficolt� n�3: la quasi totalit� degli atleti coinvolti si trovava alla fine del periodo di picco di prestazione (in particolare i bikers). Oltre tutto nel periodo invernale si creano quei problemi di natura endocrina che lei conosce molto bene. Risultati dellHunting Pig-Out nellarco di 14 settimane Test di controllo per il Vo2 Max, Max O2, Mets
(riferito ai bikers, di numero 5). |
1. miglioramento
medio del Vo2 Max del 17%. 2. miglioramento medio del Max O2 del 23%. 3. miglioramento medio del Mets del 13%. Da tali dati ho tratto alcune osservazioni: "H.-P.O." �
pi� adatto a bikers potenti, quali "ciclisti su pista","mountain
bikers" e "ciclocrossisti", non ad atleti di resistenza (ciclismo su
strada). 1. miglioramento medio del carico nello
squat del 24%. Test di controllo di misurazione delle percentuali di
grasso e muscolo degli atleti coinvolti. Marco Tucci |
8 kg di massa magra |
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Spettabile
redazione di Olympians News, ho 27 anni, ho iniziato lallenamento con i pesi verso i 18 anni, breve intenso e infrequente verso i 21 partendo da un peso corporeo di 70 kg per 185 cm di altezza ed arrivando a pesare 95 kg circa dopo 3 anni di distensioni, trazioni alla sbarra e squat e nientaltro, mangiando come un "cavallo" e dimenticandomi degli addominali scolpiti... Fin qui niente di strano. A 24 anni, per problemi vari, ho smesso di allenarmi e soprattutto di mangiare correttamente. Sono andato avanti per circa due anni allenandomi poco e male e perdendo quasi 15 kg (sono convinto che il motivo principale sia stato la somma di una dieta inadeguata ed il nervosismo alle stelle!). Lanno scorso ho deciso di prendere in mano la situazione. Non posso allenarmi? Ok, punto tutto sulla dieta, confortato tra laltro dagli ottimi articoli del grande Giovanni Cianti. In pratica: proteine come se piovesse! Pochi carboidrati (molto pochi), una buona percentuale di grassi, acqua a volont� (anche 10 litri al giorno), molte verdure ed un po di frutta. |
Risultato: dopo 6
mesi sono 5 kg pi� pesante e soprattutto non sono mai stato cos� asciutto in vita mia!
Dopo altri 4-5 mesi ho preso altri 3 kg e sempre con addominali ben visibili! Ho fatto gli
esami del sangue per sicurezza ed � tutto a posto. Gli unici esercizi che eseguo sono le passeggiate al parco col mio cane e non mi sono mai sentito meglio! Probabilmente ora non crescer� pi� (sono comunque molto soddisfatto) e stavo valutando il caso di aggiungere altre proteine, almeno per un certo periodo e vedere cosa succede... Se penso che ho recuperato 8 kg di massa magra (probabilmente di pi�, visto che il grasso � calato vistosamente) semplicemente mangiando, ancora non ci credo! Non ho ancora letto il libro di Cianti, ma credo proprio che lo far�! Grazie di tutto! Andrea |
Lincoraggiamento del Dott. Di Pasquale |
Gentile Dr. Di Pasquale,
Sandro Ciccarelli mi fa sapere che lei � interessato alla mia ricerca sul ciclo Hunting.
Le invio la traduzione del primo lavoro a seguito del quale sono usciti altri articoli. Salve Giovanni, quando ero un powerlifter agonista (1970 - 1989) ho sperimentato ogni genere di allenamento e nutrizione. Alcuni di questi sistemi erano simili al tuo ciclo Hunting. Infatti mi accorsi di avere i migliori risultati in fatto di massa e potenza allenandomi per quattro ore una sola volta ogni sette giorni. Scoprii inoltre che con questo genere di allenamento davo il meglio con cinque giorni di alimentazione scarsa di carboidrati seguita da due giorni di ricarica. Questo mi faceva aumentare di massa e definizione allo stesso tempo. � su questa tecnica che in seguito ho sviluppato la Dieta Anabolica e successivamente la Dieta Metabolica della quale ho scritto questanno. Le basi della mia dieta e del mio sistema, pur con alcune differenze, sono simili alle tue. Ritengo che se la fase Pig out � troppo lunga si manifesta la tendenza ad una prolungata elevazione dellinsulina e di conseguenza accumulo di grasso. Questo � uno dei problemi principali che riscontro nella dieta ABCD di Torbjorn Akerfeldt. Le due settimane del suo Pig Out sono troppo lunghe e si deposita troppo grasso. Inoltre le due settimane di Hunting sono ancora eccessive e viene perduta troppa massa muscolare. In definitiva c� uneccessiva riduzione della massa magra ed incremento del grasso corporeo rispetto alla mia Dieta Anabolica. Ti faccio i miei migliori auguri per il tuo lavoro e lo sviluppo del tuo metodo. Mauro Ti ringrazio per la tua risposta e i tuoi pareri che in gran parte condivido. In estrema sintesi il metodo che io propugno � costituito da due fasi ben separate: 1. Due, tre giorni di allenamento strenuo abbinato ad
una dieta che innalza il testosterone (calorie e proteine ridotte, carboidrati e grassi
saturi elevati) per avere il picco degli ormoni dellattivit� e della potenza grazie
ai quali esaurire e lacerare il tessuto muscolare. Un forte abbraccio. Giovanni |
Parlare di teoria dellallenamento nel bodybuilding
presenta indubbi vantaggi, che non saranno sfuggiti ai pi� scaltri editori di libri e
riviste del settore. Nel BB si pu� affermare tutto ed allo stesso tempo scrivere il
contrario di tutto quanto e stato sinora detto. Appare come unico ed incontestabile dato,
almeno finch� non vi saranno prove scientifiche concrete e definitive, levidenza
del fatto che non esiste un metodo dallenamento "perfetto" in grado di
garantire risultati sicuri a qualsiasi individuo. Come operatori tecnici possiamo
semplicemente limitarci ad esaminare la validit� di un metodo o di una tecnica specifica,
testando in palestra su soggetti attendibili e analizzando a priori, in base alle
conoscenze forniteci dalla fisiologia, le possibilit� di un sistema dallenamento di
permetterci di raggiungere i nostri obiettivi.
Nellattuale contesto tecnico, composto da costellazioni di informazioni molte
volte nettamente contrastanti tra loro, e purtroppo troppe spesso commercializzate, la
serie di articoli di Giovanni Cianti, apparsi su questa rivista, sembra spiccare di una
luce propria che non poteva certamente passare inosservata agli addetti ai lavori.
Innanzitutto un doveroso ringraziamento alleditore di questa rivista, sempre
molto attenta a fornire uninformazione tecnica e scientifica a tutto tondo sul mondo
del body-building, per permettermi di esprimere il mio modesto parere.
Ritengo che considerare gli studi e relativi articoli sullHunting Pig-Out
come lanalisi di un metodo dallenamento sia quanto mai riduttivo. Come i
lettori avranno notato il lavoro di Cianti, basandosi su dati e nozioni scientifiche,
spazia tra i vari tasselli che compongono i parametri del culturismo. Il coraggio di
esprimere il proprio parere, dopo avere approfondito tutte le tematiche connesse
allargomento, anche a costo di andare contro corrente, non � da tutti, e credo
costituisca lessenza del vero ricercatore. Il bodybuilding del terzo millennio,
diviso al suo interno da invidie ed incomprensioni ed attaccato dallesterno dai
soliti vecchi detrattori, ha pi� che mai bisogno di uomini dotati di brillanti cervelli,
ma soprattutto di cuori generosi ed altruisti.
Cianti basa limpostazione del suo microciclo sullanalisi delle
variazioni ormonali, legate sia alle risposte dello stimolo allenante che influenzate
dallapporto alimentare. Tre sono quindi i punti essenziali:
lo stress aIlenante, costituito da un workout quanto
mai rivoluzionario, nel quale il microciclo presenta dei rapporti tra i giorni
dallenamento ed i giorni di riposo inusuali;
Ialimentazione differenziata, fondata sulla necessit� di
armonizzare lintroduzione dei macronutrienti in base alle fluttuazioni ormonali
indotte dallallenamento.
ll lavoro di Cianti si basa, oltre che su una serie di dati
rilevati da lavori di autori pi� che titolati (rimandiamo i lettori alla lettura degli
articoli apparsi sui numeri precedenti di questa rivista), anche su alcune osservazioni
pratiche e logiche legate alle evoluzioni delluomo nel corso di milioni di anni.
Ricapitolando, e consigliando coloro che volessero approfondire largomento di
andare a rileggere gli articoli gi� pubblicati su Olympians News, vediamo quali
sono i punti cardine del ragionamento dellautore:
nonostante i ritmi sociali odierni ci impongano di
comportarci in maniera esattamente opposta, luomo per millenni ha impostato i suoi
ritmi di vita basandosi su due esigenze primarie: alimentarsi e riprodursi;
prima dellavvento dellagricoltura, la sopravvivenza della specie
era garantita dalla caccia. Possiamo ipotizzare con certezza che brevi e necessariamente
intensi, viste le condizioni nelle quali si svolgevano, episodi di caccia si alternavano
con periodi pi� lunghi dedicati al riposo, nei quali venivano soddisfatte le necessit�
primarie: mangiare e riprodursi;
lesigenza di distinguere due momenti ben precisi legati al nostro
allenamento che va ricordato si pone un obiettivo unico non ricercato in nessun
altro sport qual � laumento delle dimensioni muscolari la fase della spesa
energetica e la successiva fase del recupero.
limportanza di riuscire a conciliare lintroduzione alimentare,
in base ai flussi ormonali causati dallo stress del workout, quindi delle variazioni di
parametri che andranno a modificarsi, in base a ritmi ben precisi legati al flusso degli
ormoni dellattivit� testosterone e cortisolo, i cui valori basali
cresceranno durante i giorni dallenamento e degli ormoni di deposito
insulina, GH, che presenteranno un calo dei valori di base nel periodo del workout.
Torniamo alluomo del terzo millennio, stressato dal ritmo di vita quotidiano, costretto da una alimentazione "statale" a base di alimenti poveri. Se a questo aggiungiamo linsensibilit� di molti "programmi" dallenamento, che sembrano studiati pi� per catabolizzare che non per costruire, non possiamo poi restare increduli di fronte alla mancanza di risultati. Dalla prima analisi, delle motivazioni che hanno spinto lautore a consigliare il ciclo Hunting Pig-Out, possiamo trarre alcune indicazioni pratiche sullimpostazione del piano di lavoro consigliato. Ma vediamo innanzitutto qual � il protocollo esecutivo standard consigliato:
allenamento | |
1� - 2� - 3� giorno | workout |
4� - 5� - 6� - 7� giorno | riposo con attivit� aerobica |
alimentazione | |
1� - 2� - 3� giorno | povera di proteine ricca in grassi ricca in carboidrati ipocalorica |
4� - 5� - 6� - 7� giorno | ipercalorica iperproteica iperglicidica (nelle prime 24 ore) |
Le intenzioni dellautore, tramite lapplicazione del ciclo Hunting Pig-Out appaiono chiare, e facilmente riassumibili in alcuni punti cardine:
1� mettere in crisi, grazie allo stimolo
dellallenamento, le strutture organiche, coinvolgendo pi� apparati;
2� sfruttare a pieno la fase di recupero;
3� ottimizzare lalimentazione in rapporto alle due fasi del
microciclo.
In questa prima parte ho provato a riassumere il concetto e
la conseguente applicazione pratica del ciclo Hunting PigOut. Evidentemente come molti di
voi sono rimasto colpito positivamente dal primo articolo di Cianti, mi � apparsa infatti
subito evidente la possibilit� di potere mettere in pratica il ciclo. Il problema
principale di molti metodi � insito nelle difficolt� pratiche di applicazione, chi opera
coscientemente nel settore non pu� non trascurare i limiti di molti soggetti, conseguenze
dirette di impegni sociali e lavorativi. Premetto che il sottoscritto � impegnato nel
mondo del bodybuilding da 22 anni, dove opera sia come tecnico, che allenando ed
allenandosi. Lapparente evidenza di trovarsi di fronte una impostazione di lavoro
nuova meritava e richiedeva, oltre ad una analisi obiettiva un necessario test pratico.
Linnovazione a mio parere di maggiore rilievo era costituita dal fatto di trovarsi
di fronte ad un microciclo che usciva dai canoni del microciclo classico. Non pi� giorni
di lavoro alternati a giorni di riposo. Non pi�, almeno in teoria in base ai molti dati
forniti, situazioni continue di stress psichico e fisico. Non pi�, e per noi bodybuilder
si tratta della manna dal cielo, catabolismi persistenti. Il alcuni club, dove il
culturismo � vissuto come uno sport, e come tale viene analizzato e conseguentemente ogni
tecnica o metodo assumono una validit� solo se opportunamente testati in pratica, sono
stati impostati dei piani di lavoro basati sulle indicazioni dellideatore del ciclo
Hunting Pig-Out.
Purtroppo il periodo di tempo troppo breve intercorso dallinizio degli
allenamenti alla realizzazione di questo articolo, nonch� il numero esiguo di soggetti
testati, ci impedisce di fornire dei dati quantitativamente attendibili. � possibile
tuttavia riportare una serie di impressioni riscontrate in seguito allapplicazione
del ciclo Hunting Pig-Out. Limpostazione del piano di lavoro adottato corrispondeva
ad uno dei cicli standard di Cianti. Per lesattezza il microciclo era cos�
strutturato:
1� GIORNO ALLENAMENTO? QUADRICIPITI, FEMORALI, POLPACCI; 2� GIORNO ALLENAMENTO? DORSALI, BICIPITI, ADDOMINALI; 3� GIORNO ALLENAMENTO? PETTORALI, SPALLE, TRICIPITI. 4� GIORNO RIPOSO 5� GIORNO RIPOSO ATTIVIT� AEROBICA 6� GIORNO RIPOSO ATTIVIT� AEROBICA 7� GIORNO RIPOSO |
lMPRESSlONl POSITIVE
1) estrema facilit� nellimpostazione
del piano di lavoro settimanale, fattore di notevole importanza specialmente in soggetti
non professionisti, e quindi costretti a fare coincidere gli impegni sociali e lavorativi
con lallenamento;
2) sensazione di completo recupero, sia psichico che fisico,
riscontrato nella seconda parte del microciclo;
3) diminuzione dei dolori articolari e tendinei, probabilmente
causati dallaccumulo di stress locale a carico di alcune articolazioni,
continuamente sollecitate dai workout nei microcicli classici;
4) aumento dei carichi utilizzati, sintomo in teoria di una
supercompensazione ottimale.
IMPRESSIONI NEGATIVE
1) una certa stanchezza rilevata il 3�
giorno di allenamento, probabilmente a causa dellaccumulo del carico interno;
2) limpressione, tutta istintiva, di avere il metabolismo
rallentato, forse da attribuire ad una mancata o ridotta attivit� aerobica.
In conclusione i dati riscontrati, per quanto soggettivi e soprattutto non quantificabili, sembrano deporre a favore del ciclo Hunting Pig-Out. Occorre fare presente come Cianti, da tecnico attento e scrupoloso, abbia presentato molteplici varianti in base alle esigenze di soggetti in possesso di anzianit� dallenamento diverse tra loro. Per correttezza dinformazione occorre ricordare come negli anni 80 un mitico bodybui�der, Tom Platz, propose e divulg� un metodo che prevedeva una variazione dei microcicli settimanali utilizzati sino ad allora. Si trattava del 3 + 1 e relative varianti. Il campione statunitense si allenava utilizzando un blocco di lavoro cos� impostato:
1� GIORNO -> ALLENAMENTO 2� GIORNO -> ALLENAMENTO 3� GIORNO -> ALLENAMENTO 4� GIORNO -> ALLENAMENTO 5� GIORNO -> RIPOSO 6� GIORNO -> ALLENAMENTO o ancora RIPOSO |
Si trattava chiaramente di un metodo alquanto estremo, e non certo proponibile a tutti, ma daltronde era usato da un fuoriclasse dei muscoli in unera del bodybuilding ad alto volume di lavoro, Mentzer escluso.
Chiusa questa breve parentesi storica torniamo al ciclo Hunting Pig-Out di Cianti. Appare evidente lintenzione dellautore di proporre un blocco di lavoro che crei uno stress generale a carico di pi� apparati organici, e conseguentemente occorre ricorrere a pi� giorni consecutivi di riposo, il tutto in barba ai vecchi metodi tocca e fuggi, padri di situazioni cataboliche mai supercompensate. I dati sullattivit� del flusso ormonale, sia in seguito allo stress allenante, che conseguenti alla "manipolazione" dei macronutrienti sembrano avvalorare una tesi che ha soltanto bisogno di conferme pratiche.
Personalmente mi sono permesso di modificare il microciclo di base di Giovanni, lavorando sul parametro della frequenza del lavoro. Da anni, forse sbagliando, ho incominciato ad utilizzare questo parametro per intervenire sul controllo del carico esterno nel microciclo e nel mesociclo. Devo ammettere con un pizzico di dispiacere che la possibilit� di creare un microciclo con un assetto diverso da quelli classici non mi era mai balenata. Grazie al ciclo Hunting Pig-Out la modulazione del lavoro, in un arco temporale, appare facilitata. Ecco di seguito un piano dallenamento da me proposto:
1� microciclo | 3� microcicIo |
1� GIORNO -> ALLENAMENTO =
QUADRICIPITE, FEMORALE, POLPACCI; 2� GIORNO -> ALLENAMENTO = SCHIENA, PETTORALI; 3� GIORNO -> ALLENAMENTO = SPALLE, TRICIPITI, BICIPITI, ADDOMINALI; 4� GIORNO -> RIPOSO 5� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 6� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 7� GIORNO -> RlPOSO |
1� GIORNO -> allenamento =
SPALLE, TRICIPITI, BICIPITI, ADDOMINALI; 2� GIORNO -> ALLENAMENTO = QUADRICIPITI, FEMORALE, POLPACCI; 3� GlORNO -> RIPOSO 4� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 5� GIORNO -> RIPOSO 6� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 7� GIORNO -> RIPOSO |
2� microciclo | 4� microciclo |
1� GIORNO -> ALLENAMENTO =
QUADRICIPITE, FEMORALE, POLPACCI; 2� GIORNO -> ALLENAMENTO = SCHIENA, PETTORALI; 3� GIORNO -> RIPOSO 4� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 5� GIORNO -> RlPOSO 6� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 7� GIORNO -> RIPOSO |
1� GIORNO -> ALLENAMENTO =
SCHIENA, PETTORALI; 2� GIORNO -> ALLENAMENTO = SPALLE, TRICIPITI, BICIPITI, ADDOMINALI; 3� GIORNO -> ALLENAMENTO = QUADRICIPITI, FEMORALI, POLPACCI; 4� GIORNO -> RIPOSO 5� GIORNO -> ATTIVIT� AEROBICA 6� GIORNO -> RIPOSO 7� GIORNO -> RIPOSO |
Modulo apparso sul 1� articolo del ciclo Hunting Pig-Out, Olympians News n�43, spedito da Antonio Piacentini, istruttore di BodyBuilding e Fitness (Associazione Sportiva "Team Sicilia Sport" di Ragusa).
MODULO PER UNA RICERCA ESTESA AL TERRITORIO
NAZIONALE
COMMENTI E NOTE: Ok, da ripetere al 3� giorno sono "cotto"Risultato in 28 giorni: +3Kg di peso corporeo, -1,5% di grasso (1,3kg), +10% panca, +5% squat, +5% stacco, +2,5 cm braccio, +3,5 cm coscia, +1 cm polpaccio, +2 cm torace. |
HUNTING PIG-OUT CYCLE: PROVA PRATICA
di FEDERICO FOCHERINI
Mr. UNIVERSE ASSOLUTO IFBB PRO
Sono un culturista professionista, forse lo sono pi� di
mente che di fatto, e in 16 anni di carriera agonistica ho provato ogni tipo di
allenamento ed alimentazione, senza mai improvvisare nulla o lasciarmi consigliare, ahime,
dallistinto, pulsione vitale per ogni essere vivente di origini animale. Penso di
essermi allenato abbastanza bene, a volte benino, addirittura qualche volta bene, non ho
mai mangiato grassi oppure li avevo introdotti solo da pochissimi anni ascoltando i
puntuali consigli del Dott. Spattini, ma sempre seguendo un rigido regime che mi imponevo
che a volte era giusto e faceva la differenza, a volte era completamente sbagliato e mi
ostacolava nei miei miglioramenti. Visto che � di moda scegliere le ignoranti aberrazioni
chimiche che sono presenti ora nel mondo del culturismo, oppure il Fitness che fa tendenza
di cui non ho ancora ben capito il significato tecnico, in maniera anticonformista ho
scelto la via del bilanciere e della carne. Ossia, come ci illumina Cianti, The
Hunting Pig-out Cycle.
Parlo di illuminazione perch� forse quasi tutti i culturisti vagamente la sapevano
e la conoscevano, ma non applicata in questa maniera logica e razionale. Sono
daccordo su quasi tutti i punti di Cianti comparsi sulle pagine di Olympians
News, tranne forse per quel quantitativo di carne che si arriva a mangiare nei giorni di
Pig-out, un quantitativo per me eccessivo che abbiamo quindi rivisto. Per quanto riguarda
lallenamento penso che ogni atleta debba leggermente adattarlo a seconda delle sue
caratteristiche, ovvero se � dotato pi� o meno di fibre bianche rispetto alle rosse, se
ha gruppi carenti che rispondono ad alte ripetizioni e se ha gruppi muscolari buoni che
con poche e pesanti ripetizioni riesce a saturare.
Personalmente sono giunto alla conclusione, che mai dovrebbe essere tale, che mi
alleno (scusate, mi massacro) per tre giorni consecutivi, ne riposo 5 eseguendo walking in
salita sul tapis roulant e facendo a giorni alterni gli addominali, altri 2 giorni di
allenamento molto duri con i pesi a cui seguono 4 giorni ancora di riposo attivo.
Innanzitutto cos� facendo ho risolto un problema molto grosso, quello dei dolori e degli
infortuni. Mi sono, nel tempo, infortunato dappertutto o quasi e negli ultimi due anni non
sono mai riuscito a fare allenamenti veramente intensi e pesanti, perch� ad ogni seduta
avevo un dolore che mi rovinava lallenamento. Non riuscivo a fare allenamenti che
potessero stimolare la crescita. Possiamo dire che a causa del dolore o per la paura che
sopraggiungesse facevo delle sedute che sembravano dei "compitini",
ben lontano da ci� che ho sempre inteso io per "HIGH INTENSITY".
Il mio programma non � proprio identico a quello pubblicato da Cianti, ma � molto simile. Spero che il mio contributo pratico possa essere di aiuto ai lettori. Dapprima ero partito con :
3
GIORNI DI ALLENAMENTO 4.000 K cal CARBOIDRATI 60% |
3
GIORNI DI RIPOSO 5.000 Kcal CARBOIDRATI 50% |
3-4
GIORNI DI RIPOSO (dieta di accumulo proteica) 4.500 Kcal CARBOIDRATI I 25% |
Ho avuto qualche problema principalmente per due motivi:
1) Nella 2� e 3� fase mangiavo troppe
proteine e grassi rispetto alle mie abitudini e forse uno sbalzo di questo tipo mi ha
creato qualche problema a livello di digestione.
2) Abituato come ero ad allenarmi come una macchina, sempre, sia
se stavo bene sia se ero ammalato, nei primi giorni di riposo mi sono trovato in una
condizione di turgore muscolare notevole che poi � scemata completamente in certi
muscoli, meno in altri durante la settimana di riposo forzato. Ci� stava a significare
che la super compensazione in certi muscoli avveniva, in altri meno a causa della loro
composizione. Solitamente il muscolo a prevalenza di fibra bianca, veloce � quello che si
gonfia subito, che duole per vari giorni dopo lallenamento e che rimane turgido e
pieno nel tempo. Questi muscoli potranno recuperare molto e solitamente corrispondono ai
nostri gruppi muscolari migliori sia in forza, volume e capacit� dallenamento.
Dallaltra parte il muscolo a prevalenza fibra rossa, lenta � quello che ci impiega
pi� tempo a gonfiarsi, necessita di un numero di ripetizioni maggiore, che duole per 2
giorni al massimo dopo la seduta e che perde in breve tempo la pienezza. Questi muscoli
dovranno recuperare di meno e solitamente corrispondono ai nostri gruppi carenti o a
quelli che fatichiamo a lavorare.
Quindi sono passato a questo sistema che tuttora mantengo con ottimi risultati :
3
GIORNI DI ALLENAMENTO 4.100 Kcal |
5
GIORNI DI RIPOSO 5.500 Kcal |
4
GIORNI DI RIPOSO 5.500 Kcal |
2
GIORNI DI ALLENAMENTO 4.100 Kcal |
2.460 KcaI CARBOIDRATI 60% 615 Kcal PROTEINE 15% 1.025 Kcal GRASSI 25% |
2.200 KcaI CARBOIDRATI 40% 2.180 Kcal PROTEINE 40% 1.120 KcaI GRASSI 20% |
(Uguale ai primi 5) | (Uguale ai primi 3) |
- 200 g di riso +
40 g di burro di arachidi + 3 uova intere - 200 g di riso + 100 g di manzo + olio di oliva - 200 g di manzo + 50 g di pane - 200 g di riso + 10 albumi duovo - 100 g di manzo + 50 g di pane + olio di oliva |
- 200 g di riso +
20 albumi duovo + 2 rossi + olio di oliva - 150 g di riso + 50 g di pane + 500 g di manzo + olio di oliva - 100 g di pane + 100 g di Whey Protein + 40 g di burro darachidi - 150 g di riso + 500 g di pollo + olio di oliva - 500 g di pesce + verdure |
||
Durante questi 3 giorni ed i successivi 2 di allenamento assumo 20 g B.C.A.A. e 10 g di Creatina finito lallenamento e 1g di Vitamina C. | Il primo giorno
di riposo mangio leggeente meno di quanto scritto qui sopra. Lultimo giorno di
riposo abbasso un po le proteine e alzo leggermente i carboidrati per prepararmi ai
giorni di allenamento. Assumo 10 g di Glutammina - 1 g di Calcio gluconato - Vitamina A ed E - 250 mg Magnesio, 250 mg di Potassio - 2-3 g Fosfatidilserina. |
1�
GIORNO -Deltoide posteriore -Schiena -Bassa schiena 2� GIORNO |
3�
GIORNO -Deltoide anteriore -Bicipiti (High reps) -Polpacci (Soleo) 4�-5�-6�-7�-8�
GIORNO - RIPOSO |
9�
GIORNO -Spalle (Distensoni) -Braccia (Pesanti) 10�
GIORNO |
11�-12�-13�-14� GIORNO - RIPOSO - Walking in salita o cyclette 30 + addome |
Per quanto riguarda lallenamento labbiamo
adattato alle mie caratteristiche, ovvero lavorare pi� frequentemente, ascoltando quindi
il proprio corpo, le proprie necessit�, quei gruppi che fanno pi� fatica e che quindi
necessitano di essere toccati pi� spesso di altri.
Solitamente alleno ogni gruppo con 3 esercizi: il primo esercizio � base e faccio
un piramidale molto pesante tipo 8-6-4-2. Il secondo, sempre base, arrivo, con un peso
dell80% del carico massimale, a sfinimento (6-8 reps), poi 3 forzate, 2 negative (8
secondi a scendere), scalo il peso del 30-50% e proseguo a sfinimento. Il terzo esercizio
complementare di isolamento lo eseguo seguendo la tecnica dello stripping, (a scalare il
peso). Ovviamente vario il numero delle serie a seconda della grandezza del muscolo
allenato. per essere chiaro a tutti, si potrebbe sintetizzare il concetto di Cianti,
dicendo che il muscolo cresce come conseguenza delleccesso di proteine ingerite.
Leffetto contrario, cio� il catabolismo, avviene quando ci alleniamo, cio�
rallentiamo o blocchiamo lanabolismo proteico distruggendo e sfilacciando il
muscolo. Dopo 2 o 3 giorni di questi duri e catabolici allenamenti serviranno dai 3 ai 5
giorni di riposo, didieta iperproteica e maggiormente calorica, fino al completo
compimento dellaccumulo proteico che coincide con la super compensazione. Quindi non
prendete, come spesso fa il culturista, la scheda sul giornale seguendola alla lettera
senza chiedersi il perch� o capire, ma adattatela alle vostre caratteristiche muscolari e
metaboliche.
Cianti non ha fatto altro che estendere nel tempo quello che gi� prima il body
builder faceva, ossia durante lallenamento assumere carboidrati, dopo
lallenamento assumere gli aminoacidi per reintegrare il muscolo distrutto. Questo
era giusto, ma frettoloso, visto che la fibra muscolare dopo uno strenuo allenamento si
ricompone pi� grossa e resistente dopo diversi giorni, quindi non ha senso ridistruggere
un determinato muscolo prima che la super compensazione e lavvenuta riformazione
delle fibre si sia compiuta. Un maratoneta o un ciclista durante la performance consuma
glicogeno che a gara terminata, con una appropriata alimentazione, recupera pienamente in
24-36 ore. Un body builder durante la performance in palestra, causando traumi al muscolo
consuma proteine che riuscir� a integrare e a super compensare solo dopo vari giorni.
Quindi il body builder ha bisogno di un numero maggiore di giorni di riposo rispetto ad
altre discipline sportive che necessitano di maggior continuit� a causa anche di un
continuo affinamento delle tecniche. Se seguendo questa metodica vi dovesse capitare di
non aver recuperato in pieno e di dover attendere un altro giorno o due per attuare la
totale super compensazione muscolare, fatelo senza esitare, cos� come dovrete avvicinare
i tempi di allenamento per un muscolo che sentite ormai svuotato.
Bisogna quindi usare la testa e seguire il proprio istinto, quellasse
mente-muscolo che, se volete essere body builder, per forza di cose dovrete affinare. Sono
ormai 4 mesi che ho messo in pratica questa teoria senza lausilio di alcun farmaco
ed oltre ad aver azzerato i dolori tendinei ho guadagnato 3 kg abbassando la percentuale
di grasso corporeo. Ho pienezza muscolare, mi � aumentata la vascolarizzazione, grasso e
ritenzione idrica sono calati soprattutto nelle gambe e glutei e, cosa pi� rilevante,
collegata anche allassenza di dolori, ho aumentato del 20% ed in certi casi anche
del 30% la forza, raggiungendo casi, come nelle spinte per i deltoidi o i rematori, in cui
sono arrivato a spostare carichi mai mossi prima.
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